Le Siciliane Casablanca n. 77
CATANIA ALLE URNE. BUONA FORTUNA Qualcosa si muove in città. C’è chi lo fa per la poltrona, c’è chi lo fa per interesse, c’è chi lo fa perché crede nel cambiamento. Certamente a Catania c’è una leggera brezza. Qualcosa di friccicarello che rende l’aria più leggera, tutto più allegro. Un’atmosfera che la sera del 30 aprile scorso alla presenza di Elly Schlein si tocca con mano. Una vitalità politica e di speranza che non si avvertiva da tempo e della quale nella manifestazione del 25 aprile avevamo visto qualcosa. Erano anni che non si vedeva una manifestazione così ricca, affollata e colorata e allegra. Quasi certamente si sa dove si andrà a parare, chi sarà il nuovo sindaco, ma intanto gli animi si sono svegliati. Uno scricciolo di donna dal nome strano, Elly, sta facendo sperare a sinistra. Non dico e non penso ai miracoli dentro il PD, ma penso positivo in prospettiva. E a Catania si intravede un piccolo lumino in fondo al tunnel. Elencare i mali della città etnea sarebbe troppo lungo, basti citare il tempo in cui un certo sindaco “charmant” teneva – a turno – alcuni quartieri al buio per risparmiare le bollette e spendere i denari in modo molto più allegro. Come diceva Giuseppe Fava, Catania è una città divorata ma Catania è anche una città ferita e umiliata. Una città – sostiene il candidato sindaco del PD Maurizio Caserta – guidata da amministrazioni né vivaci, né vitali, né legali. La città in pratica è senza sindaco da parecchio tempo, perché il sindaco Pogliese, condannato in primo grado per “spese pazze” all'Assemblea regionale, è stato sospeso e poi reintegrato e poi nuovamente condannato e sospeso nuovamente. Come premio è stato spedito al Senato dai suoi fratelli d’Italia. Il comune lo amministra il commissario straordinario, il quale qualche mese addietro avrebbe dichiarato pressappoco che si distacca dalle logiche politiche, guarda all’interno del palazzo comunale e di conseguenza agisce. Solo che il palazzo non è di vetro. I preparativi per le prossime elezioni sono iniziati da parecchi mesi, nel parterre ci sono partiti nati come funghi all’ombra del “cupolone” etneo; partiti che fino a pochi giorni fa – cioè fino a quando non sono stati costretti dalla scadenza a uscire fuori dalla tana – hanno agito nell’ombra, cioè niente comunicati stampa, né conferenze, nulla; altri che sono scesi in pista tentando un fronte comune. Ci sono anche gruppi di società civile e borghesia mafiosa, ci sono gli irriducibili che vogliono stare da soli. Buona fortuna a tutti, ma credo che il nostro buona fortuna vada soprattutto a questa martoriata città. Intanto la mafia fa cartello su alcuni interessi, perché ha cambiato faccia e si muove solo su progetti di interessi comuni.
3 – Editoriale Catania alle urne. Buona fortunaGraziella Proto
5 –Guerra alla CostituzioneYasmine Accardo
8 –Urge una quotidiana lotta per la democraziaFulvio Vassallo Paleologo
10 –Una rivoluzione industriosa Riccardo Barbero, Davide Lovisolo
12 –La mia vita la vorrei scrivere cantando Graziella Proto
19 –L’amuri non è mai stranizzaDora Bonifacio