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Le Siciliane Casablanca n. 73

3 – Editoriale Una spiegazione ve la devo Graziella Proto 6 – Editoriale Memoria Susanna Recupero 8 – In Algeria c’è il gas ma non i diritti umani Francesca Mazzuzi 12 – Non è un’utopia pace e giustizia sociale Fulvio Vassallo Paleologo 17 –Ucraina: direttissimo Sigonella – Mar Nero Antonio Mazzeo 23 –Quel sorriso mi fa andare avanti Graziella Proto 27 – Elezioni a Palermo 2022 Umberto Santino 30 – Condannati per mafia in politica Vincenzo Musacchio 32 – Il lungo addio della sanità eoliana Alessio Pracanica 35 – Rita Atria, il sogno di una ragazza qualsiasi Belén Hernández 38 –Lo spirito di un libro Graziella Proto 42 – Viru a me stissa Vincenza Scuderi 37– Fuori la guerra dalla storia Mimma Grillo 47 –Libri delle donne Ottaviana Beatrice La Rosa LETTURE DALLE CITTA’ DI FRONTIERA 50 - IO SO RITA – Giovanna Cucè, Nadia Furnari e Graziella Proto 53 - Che c’entriamo noi a cura di Gisella Modica e Alessandra Dino 54 La Transizione Gaetano Portaro

Le Siciliane Casablanca n. 75

Editoriale Mettiamoci alla finestra? Anche no!Graziella Proto | Un governo di destra,destra… destraAntonio Ortoleva | Così nemmeno i pupi siciliani Fabio Tracuzzi | Il “Carico residuale” Yasmine Accardo | Rita Spartà: io sono una combattenteGraziella Proto | Strage rapido 904, il giornalismo condannatointervista di Nadia Furnari a Giuliana Covella |“Street Law” e lotte alla criminalitàVincenzo Musacchio | Femminismi de-generi e violenze Stefania Mazzone|Comizi D’AmoreGiulia Caruso e Valentina Pantaleo|Progetto BrancatiElena Brancati

Le Siciliane Casablanca n. 76

ULTIMO NAUFRAGIO (speriamo sia l’ultimo) Il dolore non ha voce né parole. Non si può assolutamente continuare con questo tipo di politica. Costringere i derelitti del mondo a usare i “barchini” che affondano soprattutto nelle vicinanze delle rive per arrivare da noi. Noi tutti non possiamo continuare a guardare passivamente, a non fare nulla o non abbastanza, così come abbiamo fatto con Mimmo Lucano che si era inventato una accoglienza straordinaria. Sì, ci sarebbero tante cose da dire ma non mi sembra il caso. Questi sono giorni del dolore. Giorni in cui ripensare a quale politica sperimentare per questi fratelli sfortunati. Non parlo di pietà, parlo di diritti.